« IMMORTALE ESCURSIONE, COMPOSTELLE MIO MALGRADO » di Jean-Christophe Ruffin

«  La mutilazione de l’accademista-ambasciatore in barbone celeste » (L’Express)

Ruffin immortelle randonnée

Nella sua lingua allertante e spesso umoristica, Jean Christophe Ruffin non ci consegna un ennesimo opus cronologico sullo svolgimento di quest’avventura ma ci fa condividere l’evoluzione del suo stato spirituale, dei suoi stati d’animo, man mano che questo «  cammino umano gli si imponeva semplicemente ».

Al di là della qualità degli scritti ben conosciuti di Jean –Christophe Ruffin, apprezziamo particolarmente le lezioni (quasi d’essenza buddista) che l’autore ha recuperato da questa esperienza e che ci fa condividere con lui. Ecco qualche citazione che potrete trovare nell’intervista qui sotto :

 

 

 

  • «  Il cammino, è la disincarnazione, è l’iniziazione del corpo ad uno stato differente »
  • « Il cammino permette di «  fare la cernita » riguardo quello che conta su se stesso, il resto non ha importanza »
  • « Il cammino permette di disintossicarsi dalla facilità di questa vita, di ritornare alla casella della partenza ».
  • «  Il cammino permette di prendere una grande distanza rispetto a se stesso »

A condizione anche, come l’autore ha saputo fare, di accettare il cammino come si presenta e non di  «  gestirlo » come lo fanno troppo spesso i nuovi pellegrini.